Ci sono altre cause che possono scatenare una congiuntivite. Vediamole.
- Congiuntivite traumatica – La congiuntivite può derivare anche da un trauma. In questo caso, è provocata da un colpo violento ricevuto dall’occhio o magari da una lesione causata, per esempio, dall’ingresso di un corpo estraneo. Si avvertono arrossamento, bruciore, prurito. E l’occhio danneggiato comincia a lacrimare copiosamente. Indispensabile la visita dall’oculista, che farà l’anamnesi (raccoglierà le informazioni che gli sono necessarie per ricostruire l’accaduto e la vostra precedente storia clinica): basterà a fargli capire se la congiuntivite è stata provocata da un trauma. Quanto alla terapia, un paio di gocce due volte al giorno di un leggero collirio antiflogistico (che attenua il bruciore) saranno sufficienti.
- Congiuntivite epidermica – Questa è una forma molto seria di congiuntivite virale, provocata dal virus Adenovirus. I sintomi sono gli stessi di quella infettiva, ma è molto più contagiosa e impiega più tempo per guarire. Va diagnosticata dall’oculista e si cura con l’applicazione di colliri sintomatici (diretti, cioè, ad alleviare il fastidio). Fondamentale, fino alla completa guarigione degli occhi, seguire scrupolosamente le norme igieniche per evitare la diffusione.
- Congiuntivite del nuotatore – Questa forma è particolarmente conosciuta dai patiti della piscina ed è provocata dall’azione irritante del cloro sulla congiuntiva. Di solito si manifesta soprattutto nelle ore successive alla seduta di nuoto con arrossamento, bruciore, prurito. Non è comunque un problema serio: si combatte efficacemente ricorrendo agli appositi occhialini e applicando colliri decongestionanti e calmanti.