L’ultimo VIP ad esserci cascato in ordine di tempo è Marco Carta il cantante sorpreso a rubare magliette per 1200 euro in un grande magazzino benchè ,famoso e ricco per aver vinto Il Festival di San Remo e “Amici”, il talent di Maria De Filippi che sforna fama e ricchezze.
Si chiama Cleptomania ed è l’irresistibile attrazione a rubare a prescindere dal bisogno. Ma ora arriva dalla scienza anche una tesi che fa rima con felicità e che potrebbe spiegare perchè persone ricche e felici cadano nella tentazione che spesso si impadrionisce dei poveri diavoli disperati.
Le conseguenze della improvvisa felicità
C’è un obiettivo che tutti vorremmo poter raggiungere nella vita: la felicità. Se però sapessimo che questo traguardo così agognato porta con sé una conseguenza tutta particolare, forse ci penseremmo due volte prima di considerarlo una priorità assoluta. Sì, perché la felicità rende l’uomo più incline a portarsi via qualcosa che non gli spetta, se gli capita l’occasione giusta. Insomma: lo induce più facilmente a rubare.
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Più flessibili nella vita
Alla singolare conclusione è giunto uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Psychological Science” e riportato dal magazine “Scientific American”.
Esperti della Cornell University (negli Stati Uniti) avevano in precedenza riscontrato che le persone felici tendono ad essere più flessibili nella vita. Si sono allora chiesti se questa flessibilità si estendesse anche alla sfera morale, e cioè se le persone felici fossero più inclini a perdonarsi qualche piccolo peccato.
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Lo studio
Così hanno coinvolto 90 studenti e valutato con dei test se fossero o meno felici. Poi hanno proposto loro una specie di quiz cui dovevano autovalutarsi e per ogni risposta corretta data premiarsi con 10 centesimi. Chiaramente, essendo un gioco autovalutativo, in teoria i partecipanti potevano imbrogliare sulle risposte corrette e portarsi a casa più soldi di quanto fosse giusto. Di solito a questo genere di test tutti tendiamo un po’ ad imbrogliare, ma alcuni lo fanno di più, altri meno.
Ebbene è emerso che le persone felici sono meno oneste e si portano a casa un “bottino” più sostanzioso. Circostanza che induce a pensare che hanno dichiarato di aver risposto correttamente a qualche domanda di troppo.